Abbiamo raggiunto il professor Bruce Bradley, dell’Università di Exeter (Inghilterra), per avere maggiori dettagli riguardo le prossime ricerche che potrebbero rinforzare quelle appena presentate nel libro scritto insieme al Dott. Dennis Stanford, del Smithsonian Institution di Washington, D.C. (“Across Atlantic Ice”) del quale abbiamo parlato nel nostro ultimo post.
Il Prof. Bradley ha confermato a www.akweomount.com che è in programma per questa estate un tentativo di identificare ed investigare il sito di Cinmar, 60 miglia al largo delle coste della Virginia (USA). Il progetto sarà sotto la direzione del Prof. Stanford. Il sito in oggetto è posto a 250 metri di profondità, il che lo rende irraggiungibile per i sommozzatori. Si ricorrerà quindi a metodologie di archeologia subacquea con tecnologie dotate di sensori controllati a distanza (remote sensing technology), che sono ancora da definire.
Se venisse confermato l’arrivo di Europei nel 24.000 a.c. si avrebbe una conferma di diverse teorie archeologiche spesso poco ascoltate che vanno nella stessa direzione e alle quali abbiamo accennato durante i nostri post live dal Sudamerica (vedi post dal 19 settembre 2011). Ci riferiamo ad esempio alle teorie di linguisti come Johanna Nichols che dal 2002 conferma come tutte le lingue indigene di Nord e Sudamerica derivino da un ceppo comune, ma anche sottolinea che la attuale differenziazione possa essere il risultato di almeno 25-30.000 anni di storia e non di solo mille anni (come da “teoria Clovis”). Allo stesso modo i genetisti ricordano come il DNA mitocondriale presenta delle differenze tali che non è possibile ricondurle ad un gruppo unico recente. Merrywheter ed altri antropologi molecolari – sempre nel 2002 – sostengono che la presenza umana nelle Americhe non possa essere inferiore a 25.000 anni.
Quindi l’arrivo europeo di Solutreani nel 24.000 a.C. potrebbe essere una tessera che mancava dal mosaico e costringerebbe a riconsiderare molte ricerche tenute al margine fino ad oggi.
Cercheremo di rimanere in contatto con i due studiosi e tenervi aggiornati nel corso dell’anno sull’evoluzione delle loro ricerche.