Abbiamo attraversato la Cordiliera Andina e siamo giunti sul suo versante occidentale, entrando in Cile dal Passo Portillo, una località nota agli sciatori di tutto il continente. Giungiamo così a Santiago del Cile e siamo accolti all’interno del Museo Nazionale di Storia Naturale (www.mnhn.cl) , nonostante sia ancora chiuso al pubblico per lavori di consolidamento dopo il terremoto del 2010 (riapre a maggio 2012).
Questa è la più antica istituzione scientifica cilena: all’inizio del XIX secolo, mentre il Cile si formava come nazione e prima di qualsiasi altra università, la biodiversità di questo lungo paese trova un punto di incontro qui.
175 anni dopo quel momento il Museo è ancora un’istituzione chiave sia per la raccolta che per la conservazione, l’investigazione e l’esibizione della diversità biologica e biculturale del Cile, con il fine di generare conoscenza scientifica e divulgazione ad ogni livello. Sempre in questo museo ha sede la Dirección de Bibliotecas, Archivos y Museos, che è incaricata del patrimonio scientifico nazionale.
Parlando di archeologia, siamo accolti dal prof. Cristian Baker, Curatore del MNHM e zoo-archeologo, che in questo breve video ci presenta il Museo e il Dipartimento di Antropologia. Il principale e importantissimo progetto in cui è impegnato attualmente il Dipartimento è quello di registrare le collezioni. Tutti i 200.000 pezzi archeologici del Museo più antico del Cile stanno per essere classificati secondo gli standard nazionali (dati e immagini in alta definizione) e presto saranno a disposizione di tutti i ricercatori (Progetto “SUR”= Sistema Unificado Registro).