Le ricerche di paleopatologia e bioarcheologia condotte dal dott. Bernardo Arriaza sulle mummie Chinchorro hanno evidenzaito come i membri di queste comunita’ di pescatori-raccoglitori soffrissero di varie patologie.
Ad esempio numerosi individui presentavano l’iperostosi porotica, cioe’ una aspetto poroso della superficie dell’osso. I distretti maggiormente colpiti sono le ossa del cranio in particolare le ossa parietali e il tetto delle orbite. Solitamente questi riscontri stanno ad indicare una cronica e prolungata carenza di ferro che puo’ essere dovuta a vari fattori: dieta, anemie genitiche/ereditarie, infezioni aspecifiche, presenza di parassiti intestinali. In questo caso, secondo gli studi svolti, sarebbe da escludersi la causa alimentare in quanto una dieta a base di prodotti marini e’ suficientemente rica in ferro da assicurarne l’apporto di cui il corpo necesita. , mentre sono state tróvate evidenze di presenza di parassiti intestinali nei membri sia adulti che bambini di queste comunita’. Studi (Confalonieri et al. (1991); Araújo et al. (1985); Reinhard y Aufderheide (1990) hanno diomostrato la presenza di Diphyllobotrium nelle popolazioni preistoriche della costa Nord del Chile, acquisito probabilmente in seguito al consumo di pesce e leone marino mal cucinato. Tuttavia il grado di anemia causato da questo parassita non sembra essere sufficiente da solo a giustificare un tale grado di anemia. E’ lecito pensare che si possano essere sommate altre cause, per esempio infettive, come epatiti e sindromi diarroico/dissenteriche che possono aver contribuito ad aggravare il quadro di anemia.
Il dottor Arriaza, bioarcheologo e collaboratore di Vivian Standen (antropologa fisica) con la quale ha firmato il libro “Beyond Death”), ci ha inoltre raccontato che dall’analisi delle mummie Chinchorro sono emersi altri dati che rivelano come fossero gia’ presenti patologie come le treponematosi (ad esmpio la sifílide), la tubercolosi, il morbo di Chagas e manifestazioni patologiche correlate ad un certo grado di intossicazione da arsenico.
Gli studi infatti suggeriscono come gia’ allora il tasso di arsenico presente nell’acqua, in particolare nella zona di Camarones (a circa 100 km da Arica), risulti varie volte superiore alla norma. L’inotssicazione da arsenico causa, tra le altre cose, un aumento del rischio di mortalita’ perinatale, e tra le mummie chinchorro sono stati trovalti molti feti e neonati mummificati.
Non solo, questi individui erano affetti da ectoparassitosi, dovute alla scarse condizioni igieniche. Sono stati infatti ritrovati pidocchi di circa 8000 anni fa.A noi e’ stato concesso di vederne uno “dal vivo” grazie al microscopiio elettronico di cui si serve l’equipe del dottor Arriaza, che ci ha raccontato che e’ attualmente in corso uno studio comparativo sulle ectoparassitosi che affligevano queste popolazioni e le pediculosi attuali.
Nel video che accompagna questo post il dottor Arriaza ci introduce agli studi condotti presso il laboratorio dell’universita’ di Taripaca (Arica). Per chi volesse approfondire consigliamo il sito gestito dallo stesso dottor Arriaza www.momiaschinchorro.cl
Mummie Chinchorro: le scoperte della paleopatologia
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