Questa mattina il corriere.it ha pubblicato un articolo a firma di Elisabetta Curzel (vedi link) le cui implicazioni,se verificate, sarebbero sensazionali.
I resti umani di un individuo ritrovati nel 1957 presso il Riparo Mezzena, località in provincia di Verona, sui Monti Lessini, risalenti a circa 34.5000 anni fa, potrebbero essere i primi al mondo che testimoniano la nascita di un ibrido tra Homo Sapiens e Neanderthal. Nello specifico è la mandibola dell’individuo ad essere sotto esame: sottoposta a test del DNA insieme ad altri frammenti cranici ritrovati nello stesso livello stratigrafico, ha permesso l’identificazione genetica dell’unico Neanderthal italiano del periodo tardo.
Analisi comparative di affinità tassonomica, morfologica e morfometrica sulla mandibola suggeriscono un possibile intreccio con il Sapiens.
Stiamo cercando di mettersi in contatto con i protagonisti della ricerca per avere maggiori dettagli.
I Monti Lessini hanno restituito il primo ibrido Sapiens-Neanderthal?
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