Indonesia, 2003. Una scoperta sulle isole della Sonda, a Liang Bua (isola di Flores), sconcerta gli scienziati. Ritrovati resti umani di una specie homo non definita. Inizialmente si pensa ad un Homo Sapiens malato, poi ad un nano, infine si propende per battezzare una nuova specie di Homo evoluta in Homo Floresiensis (dal nome dell’isola). Nove individui simili a Homo erectus nani ma con caratteri primitivi nel cranio e nei piedi da far supporre, nel 2010, che siano discendenti di una specie africana molto antica.
Ora, scienziati dell’Università di Tokyo (Daisuke Kubo, Reiko T. Kono e Yousuke Kaifu) firmano un articolo sul magazine della Royal Society perché i loro studi sul minuscolo cervello hanno portato ad alcune novità. Il cervello del piccolo homo dell’isola (alto appena 1 metro e 10 centimetri) è stato analizzato con un CT-scan che ne ha rivelato una dimensione di 426 cc., più grande di quanto pensato (400 cc) ma ben più piccolo di quello degli esseri umani moderni (1300 cc in media).
Secondo il parere del prof. Daisuko Kubo e dei suoi colleghi questa sarebbe la prova che Homo Floresiensis si sia evoluto dall’Homo erectus che, migrato su un’isola solitaria, è stato oggetto di quel fenomeno che si chiama “riduzione”, ovvero il nanismo che contraddistingue le specie animali che si isolano per lungo tempo in veri e proprio “colli di bottiglia” (come li definisce Luigi Luca Cavalli Sforza).
In precedenza si ipotizzava che questo Homo fosse disceso dal “piccolo” Homo habilis (individuato da circa 2 milioni di anni fa) o dal più grande Homo erectus (“nato” circa 1.700.000 anni fa). Tuttavia, vi è una mancanza di prove fossili per la presenza di Homo habilis in Asia, suggerendo una volta di più che la specie asiatica (estintasi solo 12mila anni fa!) si sia evoluta dall’Homo erectus.
Questa posizione era prima insostenibile in quanto si pensava che la dimensione media del cervello di Homo erectus dosse molto grande (circa 991cc), rendendo incredibile una tale riduzione. Ma la ricerca giapponese avrebbe provato che non solo la dimensione del cervello H.floresiensis é più grande di quanto si pensasse, ma anche che il primo Homo erectus aveva una dimensione del cervello di “solo” 860 cc.
Il team giapponese ha anche fatto studi su ben 20 diverse moderne popolazioni umane in tutto il mondo e ritiene di poter dimostrare che la relazione tra dimensione corporea e dimensione del cervello è in realtà più forte di quanto precedentemente suggerito. Un risultato che fornisce nuovi dati per la nostra comprensione dell’evoluzione umana suggerendo che le caratteristiche “umane” possono essere sostanzialmente più flessibili di quanto pensato.