A Fumane (Vr) ritrovato un monile dei Neanderthal: conchiglia marina e ocra rossa

Posted by on 23 Luglio 2013

 

Immagine tratta da Repubblica.it

Ocra rossa ancora rilevabile in una conchiglia marina di 45mila anni fa. Dove? Nella grotta veronese di Fumane, Prealpi Venete nei Monti Lessini, il team di ricerca dell’Università di Ferrara guidato da Marco Peresani ha trovato quello che è già definito “il gioiello dei Nenaderthal”, visto che questo esemplare di Aspa marginata (un mollusco) potrebbe ben essere un monile sopravvissuto al tempo. “La scoperta riduce la distanza cognitiva tra Neanderthal e Sapiens – dice il prof Peresani in un intervista riportata dalla versione online di Repubblica – e arricchisce la nostra conoscenza della cultura simbolica dei nostri cugini neandertaliani”. Nel 2011, mentre raggiungevamo il Cile, proprio da Fumane gli studi di questo team di ricerca avevano palesato come i Neanderthal producessero oggetti simbolici, a testimonianza di una capacità di astrazione e di un universo simbolico che fino a qualche anno fa era loro negato. Qualche mese fa avevamo riportato di un altro tassello di questa “riscoperta” dei Neanderthal parlando dei dipinti rupestri di Nerja, sulla costa spagnola, attribuiti proprio ai predecessori dei Sapiens in Europa.
E’ ancora una volta la rivista PlosOne ad ospitare l’articolo scientifico con cui i ricercatori descrivono il ritrovamento di questa conchiglia marina fossile del Pliocene (5-2,5 milioni di anni fa), scoperta nel 2005 a Fumane in un livello datato 47.600 – 45.000 anni fa (livello A9, lo stesso dove vennero ritorvate le ossa comprovanti l’uso di penne di rapace per motivi simbolici). Raccolta a oltre 100 metri dalla grotta, la conchiglia fu lavorata e colorata probabilmente per essere indossata al collo. Il pezzo non é intero (manca la spirale finale) e  presenta una frattura irregolare. All’interno si notano delle striature interpretate come segni dell’uso di un laccio particolarmente abrasivo – forse un tendine animale. Raggi X e spettroscopia Raman hanno identificato il pigmento che riempie i forellini esterni come ematite, cioè ocra rossa.
Considerando il fatto che questo mollusco è tipico degli affioramenti rocciosi dei margini settentrionali degli Appennini, questa conchiglia deve essere stata raccolta o scambiata a più di 100 km da Fumane e introdotta intenzionalmente nella grotta dai Neandertal che la frequentavano. L’uomo ha vissuto il riparo di Fumane per 60mila anni prima con Neanderthal e poi con Sapiens, che l’avrebbero abbandonata circa 30mila anni fa. Come ricorda Repubblica.it, gli scavi di Fumane, giustamente considerato uno dei siti preistorici più importanti d’Europa, sono in parte finanziati dalla National Geographic Society.