La grotta di Chauvet potrebbe custodire il più antico disegno di eruzione vulcanica

Posted by on 25 Gennaio 2016

Ingresso della grotta di Chuavet - tratta da www.human-resonance.org

Un team di scienziati guidato dal geologo Sebastien Nomade, dell’Università di Paris-Saclay in Gif-Sur-Yvette, ipotizza che un disegno ritratto su una parete della grotta paleolitica di Chauvet  (localizzata a Vallon-Pont-d’Arc nell’Ardèche – regione francese del Rhône-Alpes), sarebbe la più antica rappresentazione di un’eruzione vulcanica.
In particolare – spiega l’articolo del 15 gennaio pubblicato dal website della rivista Nature (questo il link per visionare anche le immagini dei disegni) e dall’articolo pubblicato questo mese di gennaio da PLoS ONE1 –il disegno si riferirebbe ad un eruzione di uno dei 12 vulcani estinti della zona di Bas-Vivarais, che si trova a 35 chilometri dalla grotta. Fino ad ora però si conosceva solo di eruzione avvenute prima dell’occupazione umana della grotta (datata a 43.000 anni fa).
Il disegno è incluso nella galleria detta “dei Megaloceri” (cervi giganti oggi estinti) dove una rappresentazione di questo fiero animale sarebbe stata completata da una serie di tracce a raggera – che secondo gli autori dell’articolo ricordano una traccia spray – che rappresenterebbero l’eruzione stromboliana che avvenne lì vicino. Disegni simili sono stati rintracciati anche in un’altra galleria interna e persino in un muro vicino all’ingresso della grotta.
Il team di Nomade avanza l’ipotesi – già suffragata da altri ricercatori che la trovano plausibile – che l’eruzione in questione sarebbe avvenuta circa 36.000 anni fa. Infatti, nel 2012 il team francese visitò la zona di Bas-Vivarais e grazie al campionamento di rocce da tre diversi centri vulcanici poté stabilire grazie alla differenza isotopica del gas argon, che una serie di eruzioni avrebbero interessato la zona proprio in quel periodo. Pertanto, sarebbe plausibile pensare che i frequentatori della grotta siano stati testimoni di queste violente eruzioni. La collina sovrastante Chauvet sarebbe stato un luogo sicuro e comodo allo spettacolo! Se aggiungiamo che la datazione al radiocarbonio ha confermato che la galleria dei Megaloceri sarebbe stata frequentata tra i 36 e i 37mila anni fa, ecco che i conti tornano!
Se l’ipotesi risultasse corretta, questa di Chuavet sarebbe automaticamente la più antica rappresentazione di un’eruzione vulcanica, superando di gran lunga quella neolitica del sito turco di Çatalhöyük (circa 8mila anni fa). Ora – a detta di altri scienziati, quali il geologo tedesco Axel Schmitt (Heidelberg University) – sarà difficile trovare una roccia vulcanica basaltica in grado di confermare la datazione dell’eruzione.
A nostro avviso questa scoperta suggerisce una volta di più che la teoria sciamanica è quella più verosimile per l’interpretazione delle pitture paleolitiche (non amiamo la teoria della “non teoria”, in base alla quale non possiamo sapere che cosa fossero, perché ci pare di abdicare ad una nostra prerogativa di esseri umani, per la quale la curiosità richiede risposte, magari errate, ma coraggiosamente sempre più vicine ad un’ipotetica verità). Infatti, se la parete dipinta intende riproporre la realtà svelata (probabilmente attraverso l’accesso a stati di coscienza modificata), ecco che un evento reale quale un’eruzione vulcanica (chiara manifestazione di ciò che “sta sotto” e dunque “invisibile, ma disponibile ad essere visto”) è concettualmente allineato. A dimostrazione di ciò, invitiamo a visitare il sito di Nature per vedere le immagini di questi disegni (che non riportiamo per ovvie questioni di copyright): vedrete che il disegno dell’eruzione “prosegue” quello di un cervo, come se la lava uscisse dalla sua testa. Non un accostamento casuale, crediamo. A voi i commenti.