Continuiamo a documentare il mondo animale che incontriamo lungo le Ande.
Lo studio dell’ambiente animale a vegetale che attualmente ci circonda è importante anche per la ricostruzione antropologica ed archeologica del passato.
Nel Parco Nazionale della Terra del Fuoco, al confine con il Cile, abbiamo incontrato il picchio dalla testa rossa qui detto Pajaro carpintero. Il bellissimo volatile indifferente alla nostra rumorosa presenza ha continuato a lavorare alacremente picchiettando con il becco contro il tronco dell’albero su cui era posato.
Una grande minaccia per l’ecosistema di questa isola è rappresentata dalla spropositata riproduzione del castoro, qui introdotto nel 1947 dal Canada a scopo commerciale per la sua pelliccia, e che qui ha trovato l’ambiente ideale data l’assenza di predatori naturali e l’abbondanza di corsi d’acqua e di vegetazione. Il Lenga (Nothofagus pumilio), tipico rappresentante del bosco andino patagonico, ne porta i segni come mostrato nella foto.
Il cauchene è un volatile della zona, monogamo per tutta la vita, ci ha accompagnato per buona parte del trekking.
A seguire due belle immagini della volpe rossa ritratte durante la nostra escursione sul lago Fagnano in 4X4 (www.canalfun.com)
Infine, navigando lungo il canale di Beagle, abbiamo avuto l’occasione di conoscere da vicino il leone marino, che rappresentava la base della dieta delle popolazioni canoere della zona (Yamana e Alakaluf). E’ un mammifero della famiglia delle otarie che si distingue dagli elefanti marini, appartenenti invece alla famiglia delle foche. Condividono gli stessi scogli con i cormorani imperiali, che da lontano posso assomigliare ai pinguini.